venerdì 26 dicembre 2014

Terza tazza di tè. I suoni.

A volte mi sembra che tutto quello che voglio fare nella vita è  ascoltare la musica. La musica suona sempre nella mia testa. Le dita picchiettano con la penna sul tavolo a ritmo.
Forse ho paura del silenzio? Probabilmente no. Il silenzio è anche molto bello. Ma dubito di aver sentito il silenzio assoluto. Noi  sentiamo sempre tutti i suoni della natura, o il rumore di alcuni tecnici. Anche se ci si chiudono le orecchie con le mani, si sente il suono del proprio cuore, e del sangue che scorre nelle vene.. Forse, il silenzio assoluto è davvero spaventoso.
La musica è semplicemente il sottofondo della vita. Ma senza la musica sarebbe difficile. Quasi impossibile.

venerdì 19 dicembre 2014

Bloccata

Nel mio ufficio c'è freddo, perché c`é l'aria condizionata accesa. E passata la porta, nel corridoio, c'è un caldo soffocante. Ora c'è un sacco di gente. Oggi si terrà un`udienza per il caso di arresto di una persona famosa. Le persone si affollano presso la sala del tribunale: parenti, giornalisti e semplici curiosi. Non mi interessa che cosa sta succedendo lì, ma a causa di queste persone mi è difficile passare. Quindi mi siedo qui e scrivo nel mio blog, anche se la mia giornata di lavoro è già finita.

domenica 14 dicembre 2014

Seconda tazza di tè.


Tutti noi abbiamo i nostri pensieri di cosa si può fare per il comfort e la felicità dei nostri cari e di noi - queste cose sono la nostra priorità. Dal momento che siamo tutti individui unici con valori,  sogni e  aspirazioni diverse, le priorità di una persona sono diverse dalle priorità di un' altra

A volte le circostanze ci obbligano a scegliere tra il lavoro e la vita personale. Questa decisione non è sempre facile, e qualche volta alla fine scegliamo il lavoro, non perché non ci preoccupiamo della nostra   famiglia, ma perché tale scelta ci darà tranquillità in futuro In ogni caso, se siamo sicuri di agire correttamente sotto ogni aspetto, non dobbiamo spiegare agli altri perché preferiamo la professione.

Non importa se vogliamo sposarci e avere i figli o di rimanere liberi e senza i figli, è la nostra decisione personale. La solitudine - non è un disturbo della personalità. Siete liberi di fare la vostra scelta: entrare in relazione o no. Ricordate che non siamo il nostro stato civile. Anche se tua madre vuole dei nipoti, è obbligata a vivere con la tua scelta di
vita.

Non dobbiamo incontrare qualcuno solo perché ci è stato chiesto. Qualcuno potrebbe essere dolce e carino, ma non c'è bisogno di andare ad un appuntamento con lui. Se senti che non hai bisogno di questo incontro, allora non andarci.
Trovate una ragione per rifiutare e non ripensateci.

Non è necessario spiegare le vostre scelte nelle relazioni.  A volte le persone fanno commenti inappropriati sulle vostre relazioni sentimentali. Sicuramente qualcuno ha detto che non siete la "coppia perfetta", o che avete bisogno di cercarvi un qualcun altro.
Tuttavia, di questo non dovete rendere conto a nessuno eccetto voi stessi. Vivete la vostra vita e non interrompete o continuate una relazione solo perché qualcuno vi dice di farlo.

Fate errori e imparate da loro - è la vita.

giovedì 11 dicembre 2014

Il primo giorno del fine settimana.

Oggi ho cercato di ascoltare la radio italiana. Ho trovato una stazione con alcune notizie.
Inizialmente, gli annunciatori hanno parlato di calcio.
Poi ho sentito che la prima linea della metropolitana di Milano è stata aperta 50 anni fa.
Poi hanno riferito che un nuovo governo è stato formato in Burkina Faso. Non sapevo che ci fossero alcuni problemi in Burkina Faso. Questo evento non è molto discusso qui.
Non ho capito nulla di più.

martedì 9 dicembre 2014

Una tazza di tè

Torno a casa, prendo una tazza di tè, mi abbandono nella poltrona e ascolto il silenzio.  E ognuno decide per sé cos'è questo: solitudine o libertà.
In ogni caso, non siamo tenuti a spiegare perché viviamo in questo modo e non altrimenti.
Se viviamo consapevolmente la nostra condizione, questo significa che abbiamo le nostre ragioni per non cambiarla, e queste ragioni non riguardano nessun'altro.

lunedì 1 dicembre 2014

Perché mi piace andare all'obitorio.

Vado all'obitorio raramente, solo un paio di volte l'anno. All’obitorio lavora bella gente: Mikhail e Alexander. Mikhail ha già 81 anni, ma lui è sempre arzillo e allegro. Ogni volta quando deve lavorare molto, dice che vorrebbe smettere di lavorare e andare in pensione. Alexander ha 64 anni: l'anno prossimo potrebbe andare in pensione. Alexander dice che appena avrà compiuto 65 anni, non lavorerà più. Ma nessuno gli crede. Quando le persone sono appassionate del loro lavoro, gli si illuminano gli occhi. E la pensione è noiosa. Alexander e Mikhail mi chiamano "figlia" e chiedono di chiamare loro "zio". È molto carino. Nella retrocamera si possono sempre trovare i panforti freschi e prendere una tazza di tè. Mikhail dice che io corro troppo e lavoro molto, e che dovrei sedermi e mangiare un panforte. Inoltre si può sempre trovare qualcosa da mangiare di più sostanzioso, se non ho tempo per pranzare. L'obitorio è sempre tranquillo e non affollato. Malgrado Mikhail dica che non bisogna mai fare le cose di fretta, lui svolge il suo lavoro molto rapidamente e non fa mai errori nei documenti.